«Spesso mi danno della puttana. Strano per una che porta un nome come il mio, vero?».
Madonna (che all’anagrafe aggiunge anche Louise Veronica Ciccone) si riassume in questa frase che lei ama ripetere ogni volta che è protagonista di uno scandalo. Oltre che della puttana le danno della ribelle, indomabile, testarda, passionale, egocentrica, combattiva, ottimista, insaziabile, curiosa, violenta, sensuale, fiera, impudente, erotica… e chissà in quanti altri modi ancora la definiscono. Una cosa mette tutti d’accordo: Madonna è una delle più grandi star dello spettacolo.
È indomabile, dagli insuccessi – non pochi, sia nella vita privata sia nella carriera – non si è mai fatta fermare, anzi: sembra che le abbiano fornito una carica potentissima per andare avanti, affrontare una nuova sfida, atteggiamento rarissimo per un personaggio dello spettacolo. Grazie alle sue trasformazioni, la sua astuzia, il suo continuo rinnovarsi e stare al passo coi tempi è universalmente riconosciuta Queen of Pop, titolo che ancora oggi, alla soglia dei sessant’anni, non ha nessuna intenzione di abbandonare.
«Andai a New York. Non conoscevo nessuno. Volevo ballare, cantare, rendere felice la gente, essere famosa. Volevo che tutti mi amassero, essere una star e diventare più famosa di Dio. Ho lavorato duro e i miei sogni si sono avverati». Il carattere e la determinazione sono chiari e questa dichiarazione riassume la sua vita. Nasce a Bay City, paesino nel cuore del Michigan dove odia tutto, dall’odore della strada fino alle facce dei suoi abitanti. Quando decide di andarsene ha appena compiuto vent’anni e in tasca soltanto 35 dollari.
La perdita prematura della madre, morta a 31 anni per un tumore al seno, ha condizionato la sua vita. Si chiamava Madonna anche lei, una donna dolce e affettuosa per i suoi sei figli. La tragedia si abbatte quando l’ultima ha solo 6 mesi. A soli 16 anni Madonna è orfana di madre, sgobba a scuola, si fa carico delle incombenze domestiche, deve badare ai suoi fratelli e si sente tradita dal padre perché si è risposato poco dopo con una donna che detesta. Ha ben presente cosa significa avere la vita dura e farsi valere. E forse non è un caso che la maggior parte del suo pubblico sia composto da donne bianche, adulte, non “in carriera” ma operaie, lavoratrici della classe media. Donne escluse da un femminismo troppo intellettuale.
Ha sempre voluto essere padrona della sua vita. Per lei, il più grande errore compiuto dalle femministe è stato quello di credere di doversi vestire e comportarsi da uomini per ottenere tutto quello che vogliono. La donna liberata, secondo Madonna, può ottenere il potere senza dover sacrificare la propria femminilità. E il piacere sessuale.
Ha sempre fatto sesso quanto e come ha voluto ma, ci tiene a precisare, non è mai dovuta andare a letto con qualcuno per fare carriera. Se poi, tra le lenzuola, è capitato anche qualcuno che ha potuto aiutarla, meglio ancora, perché univa l’utile al dilettevole. Per “quanto e come ha voluto” s’intende che non ha mai fatto distinzioni tra uomini e donne, tra machos e gay, tra miliardari e poveracci. Il più delle volte, però, ha fatto l’amore per piacere, più che per amore.
In parole povere, per essere rispettata una donna non deve trasformarsi da uomo: si può essere potenti anche restando femminili. E Madonna ne è la prova vivente.
Con la trasgressione, la ribellione e il non rispetto delle regole ha costruito il suo personaggio. Non si è posta limiti in campo sessuale né in quello artistico, ma su una cosa non transige: alcol e droghe. Non s’è mai fatta nemmeno una canna e non si è mai ubriacata. Le piace far credere agli altri che non ha limiti, che la sua vita corre sempre sul filo del rasoio. In realtà non è così: la sua ribellione è collegata a una sorta di autodisciplina, un codice di auto-regolamentazione morale con regole ferree che sono servite per arrivare al successo e ottenere (quasi) tutto quello ha voluto.
La sua abilità è sempre stata quella di riuscire a trasformarsi da diavolo ad acqua santa nel volgere di pochissimo tempo e, soprattutto, in base alla convenienza del momento. Lei non ha una vita privata e, forse, non l’ha mai voluta avere. «Io sono del mio pubblico. Devo tutto ai miei fans e a nessun altro!». Quindi, oltre che per dischi, film e concerti, Madonna è una che fa notizia, sempre e comunque. I suoi scandali sono mirati e indirizzati solo e unicamente al pubblico, lei non ha mai truffato il fisco, non è mai stata beccata a fare atti osceni in un luogo pubblico, non ha mai distrutto una stanza d’albergo perché ubriaca fradicia o drogata, non ha mai aggredito un paparazzo.
Di scandali, però, ha sempre vissuto: ha iniziato da bambina e non ha ancora finito oggi, signora di mezza età. Grazie a esibizioni, libri di erotismo, baci saffici, masturbazioni con crocefissi, dichiarazioni politiche si è costruita pezzo per pezzo, e scandalo per scandalo, il personaggio.
Con due matrimoni falliti alle spalle, quattro figli (di cui due adottati in Malawi), qualche toy boy, serate tra amanti del jet set e amicizie equivoche, la regina del pop si avvia verso i sessant’anni con lo smalto di una ragazzina e un fisico sicuramente invidiabile per una signora della sua età, che – dice – non essere mai passato sotto i ferri di un chirurgo estetico. Lei ha un’esperienza invidiabile dietro alle spalle, che le ha permesso di affrontare e superare con scioltezza tutti gli ostacoli che le si sono parati davanti e a sopportare i dolori che le hanno provocato. Esperienze che mai dimenticherà.
Ora, nonostante qualche dichiarazione tipo «Faccio un pompino a tutti quelli che votano Hillary» rilasciata in occasione delle ultime presidenziali Usa, sembra una signora borghese, tutta casa-famiglia-lavoro. Ma non è improbabile che ci riservi ancora delle sorprese, perché, come lei stessa ha dichiarato: «Viviamo in un periodo di trasformazioni gigantesche: magari potrei finire a dirigere un Museo della scienza e della tecnica a Singapore».
Luca Pollini